venerdì 21 dicembre 2007


Lettere mai spedite da leggere sottovoce per gridarle meglio. Parole riemerse dal mare, da profondità abissali di indifferenza, prigioniere in camicie di forza dietro vetri di finestre sprangate e grate di ferro. Volano ora, volano verso l’azzurro, tra nuvole bianche come farfalle che il sole fa d’oro, che han forato il bozzolo, per giungere trepide e lievi fra dita di cherubini in lunga attesa. Fate piano! Le parole dei matti sono antichi dolori fatte ali ferite che solo gli angeli soavemente guariscono per rimetterle nelle mani di Dio: Incomprensibile Giustizia Palpito d’Amore Sempiterno Mistero

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